Racconti minimi
La formica, operosa, cammina.
Finché il fato non si fa formichiere.
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Nel silenzio di casa, il ticchettio della sveglia.
Sommesso.
Ovattato.
Ossessivo.
Vengo salvato dal brontolare di caffettiera.
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Non esiste una forza capace di rompere il legame che abbiamo con le persone veramente amate. Qualsiasi oscura energia irrazionale, qualsiasi perversa diavoleria dell’inconscio, ogni arma triste dell’intelletto è spuntata e inefficace, contro l’amore; quell’unica e irripetibile attività dell’animo, che si rinvigorisce e si rinsalda sempre più a ogni nuova ferita.
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«Che giornataccia!» commenta lo sposo di sfuggita, mentre lo saluto prima di entrare in chiesa.
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Nell’esposizione delle sue idee, e del suo pensiero, L. è rigido come un argine.
Che l’acqua prima o poi sommergerà.
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Imbrunire. Nebbia.
Le figure delle case sul fiume diventano ombre scure, indistinte, come certi ricordi d’infanzia.